Digital divide
L’espressione “digital divide” (divario digitale) indica la mancanza di infrastrutture tecnologiche che caratterizzano un’area o un territorio, inteso sia come infrastrutture pubbliche che come tecnologie private.
“Digital divide” è sinonimo di arretratezza tecnologica e in particolare indica la mancanza (o lentezza) della connessione al web. In Italia, secondo i dati rilevati dal Ministro dello sviluppo economico il Digital Divide è un problema attuale, che continuerà ad essere presente anche nei prossimi anni.
Il report sopra citato rivela che attualmente il 46,5 % delle abitazioni non è coperto da connessioni internet adeguate e che un bacino di circa 8 milioni di persone non può accedere né alla rete internet fissa né a quella mobile perché residenti in aree montane o periferiche. La previsione per il 2020 non è delle più incoraggianti: si prevede, infatti, che l’8% delle unità abitative italiane saranno ancora prive di connessione internet di qualità, mentre solo il 24% avrà accesso alla Fibra Ottica, considerata secondo gli standard internazionali l’unica tecnologia del futuro.
C’è anche una scuola di pensiero ottimistica da prendere in considerazione.
Il libro bianco EY sul digital divide “10 anni di Digital Divide”, di Roberto Mastropasqua e Silvestro Demarinis col contributo di Acantho, A2A, Enel Open Fiber-Metroweb, Sielte, Sirti, Uniontrasporti e il patrocinio del Mise e dell’Agcom, mette in evidenza come le difficoltà morfologiche e culturali del territoriali, non bastano ad intralciare lo sviluppo e la diffusione nel nostro Paese dell’infrastruttura di rete in fibra ottica, grazie al binomio fra investimenti pubblici e privati.
Ernst & Young sintetizza in 5 punti quel che serve ora per velocizzare lo sviluppo dell’ultra broadband e quindi della trasformazione digitale:
1. Allargare l’ecosistema della banda ultra larga, coinvolgendo nuovi potenziali investitori.
2. Sviluppare un nuovo piano marketing, che ne valorizzi il valore per gli utenti.
3. Definire nuove regole di ingaggio tra soggetti di natura diversa e modalità più snelle per gli interventi delle infrastrutture sul territorio.
4. Incentivare la cultura digitale degli utenti, come presupposto per lo sviluppo della domanda della banda ultralarga.
5. Valorizzare il contesto locale, per migliorare lo sviluppo infrastrutturale soprattutto in prossimità delle aree industriali.
Acantho lavora assiduamente per garantire le migliori soluzioni infrastrutturali per aziende e privati, garantendo la migliore qualità della banda ultralarga e i servizi più innovative per i servizi delle Grandi Aziende. Scopri di più nella sezione dedicata.