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24 Luglio 2018

Semaforo verde per la fibra di Acantho e i suoi 4200km di rete proprietaria

Informazioni chiare e trasparenti sulle prestazioni del collegamento web: questa la decisione del Garante delle Telecomunicazioni (o AGCOM) che da oggi vuole che i clienti, a colpo d’occhio, riconoscano la qualità della connessione web offerta dalle società di internet.

L’AGCOM ha infatti deciso di fornire di un “bollino semaforico” – di colore verde, giallo e rosso – la rete degli operatori che offrono connettività per identificare più facilmente cosa veramente si va ad acquistare. Le società di Internet potranno perciò usare espressioni al superlativo – come superfibra o tuttofibra – soltanto quando il cavo in fibra ottica si spingerà fin dentro la casa (le cosiddette FTTH, acronimo di Fiber To The Home, Fibra fino a casa, o fin dentro l’azienda o il palazzo (FTTB, Fiber To The Building, Fibra fino all’edificio, che si sta abbonando. Questa offerta, dalla massima qualità e velocità, potrà fregiarsi di un bollino verde (semaforo verde) poiché questo tipo di collegamento è l’unico propriamente chiamato a “banda ultralarga”. Attualmente può raggiungere la velocità di 1 gigabit al secondo e, in un futuro davvero prossimo, sarà possibile utilizzarla per connessioni che raggiungano velocità anche oltre i 10 gigabit al secondo.

Acàntho, con i suoi 4200km di rete proprietaria, sarà contraddistinta dal bollino di colore verde con la denominazione “F” e sottotitolo “fibra”.
Il bollino giallo, invece, contraddistinto dalla sigla “FR” e dal sottotitolo “fibra mista rame” o “fibra mista radio”, identificherà le altre architetture con fibra solo fino a nodi intermedi.
Accade spesso, infatti, che la prima parte del collegamento alla rete, cioè dall’utente all’armadio di strada, sia costituita da un cavo di rame. Questa connessione offre una capacità di trasmissione inferiore alla fibra ottica ed è chiamata FTTC (acronimo di Fiber To The Cabinet, Fibra all’armadio) Spesso utilizzata dall’utenza privata raggiunge comunque buoni livelli di velocità, compresi tra i 100 e i 300 megabit al secondo.
Infine, il bollino di colore rosso con la lettera “R” e il sottotitolo “rame” o “radio”, identificherà tutte le altre architetture che non prevedono fibra nella rete d’accesso e che di conseguenza non abilitano l’utilizzo di servizi a banda larga.
La decisione del garante ha dunque lo scopo di chiarire la tipologia di soluzione proposta, evidenziando con chiarezza le differenze di servizio e costi, a beneficio dell’utente finale.

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